martedì 20 gennaio 2009

eccomi sono qui




















Call me Ishmael. Some years ago - never mind how long precisely - having little or no money in my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I would sail about a little and see the watery part of the world. It is a way I have of driving off the spleen, and regulating the circulation. Whenever I find myself growing grim about the mouth; whenever it is a damp, drizzly November in my soul; whenever I find myself involuntarily pausing before coffin warehouses, and bringing up the rear of every funeral I meet; and especially whenever my hypos get such an upper hand of me, that it requires a strong moral principle to prevent me from deliberately stepping into the street, and methodically knocking people's hats off - then, I account it high time to get to sea as soon as I can. This is my substitute for pistol and ball. With a philosophical flourish Cato throws himself upon his sword; I quietly take to the ship. There is nothing surprising in this. If they but knew it, almost all men in their degree, some time or other, cherish very nearly the same feelings towards the ocean with me.

Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa - non importa quanti esattamente - avendo poco o niente denaro in tasca e nulla di particolare che m'interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. E' un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m'accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell'anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto. Questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola. Con un bel gesto filosofico Catone si getta sulla spada: io buono buono mi metto in mare. Non c'è nulla di sorprendente in questo. Se soltanto lo sapessero, quasi tutti gli uomini nutrirebbero, una volta o l'altra, ciascuno nella sua misura, su per giù gli stessi sentimenti che nutro io verso l'oceano.

Herman Melville, Moby Dick



Carissime amiche e carissimi amici, spero che stiate bene come vi auguro, se leggete l'esergo di questo testo che ho indegnamente copiato qui (che HM mi perdoni...) vi potrete chiarire il perché della mia (temporanea?) scomparsa, ho saputo che purtroppo la mia cancellazione da FB ha fatto sparire i saluti che lasciato sulle bacheche di tutti voi, quindi avrete forse pensato che io me ne sia andato senza neanche un piccolo gesto di cortesia o riguardo nei vostri confronti, scusatemi dunque, ma sappiate che non è così.

Avevo avuto cura di lasciarvi una piccola memoria e un saluto ricordandovi che comunque rosa è la vita (!), ma con la mia dipartita digitale tutto si è dissolto, tutto è vanità, del resto.


Ho saputo da Lorenzo che ci sono stati molti bellissimi gesti di affetto per me in questi giorni e ve ne sono davvero molto grato, l'affetto è ricambiato di cuore e questa lettera in forma elettronica ne vuole essere la prova scritta.

Mi avete commosso, sinceramente e così ho deciso di coinvolgervi in questa mia bizzarra avventura, sperando che Marcel Runciter sia riuscito a contattarvi come doveva e che sia riuscito a superare le difficoltà dovute alla sua appartenenza a un'altra dimensione, che questo mio strano amico riesce a evitare solo attraverso un buffo e un po' ampolloso linguaggio pseudo-poetico.

Sono partito di corsa, lasciando anche molte cose un in disordine nella mia casa su FB (ora chiusa) e la polvere si sta accumulando troppo sul vetro (del monitor?), dovrò fare in modo di sistemare questa questione, ma questo è un altro problema.

Allora, io sono partito e per ora me ne vado, forse, in India, per poi fare altri giri e se avrete voglia (ma non so se augurarvelo) qui troverete una specie di diario di bordo, storie inutili, racconti o non-racconti, cazzate e fatti vari, cose di cui non vi fregherà niente ma che se vorrete potrete leggere e commentare in attesa di rivederci, speriamo, alla fine di questo eccentrico pellegrinaggio.

Intanto se siete arrivati qui voglio dirvi grazie, vuol dire che siete attenti a me come io sono attento e legato a voi.

Gli ultimi giorni su FB, durante quel melodrammatico conto alla rovescia (scusate, questa è la teatralità deteriore che ogni tanto trapela dal mio modo di essere) la vostra indimenticabile richiesta di non sparire mi ha convinto che voi siete il mio migliore antidepressivo e che così potevo uscire da una situazione di stallo quasi imprigionante dialogando con voi in questo nuovo modo, se non vi piacerà potete criticarmi coi vostri commenti oppure (meglio, per voi; peggio, per me) dimenticarmi e non visitare più questo diario sulla rete.

Ricordatevi però che state aiutando la mia scrittura e la mia pigra e presunta intelligenza, ve ne sarò per sempre obbligato, vi prego, pertanto, se lo riterrete opportuno, di rendere nota a tutti le amiche e gli amici l'esistenza di queste pagine atrabiliari e di avere la benevolenza di continuare a leggerle almeno fino a quando non vi avranno esasperati o annoiati.

Per ora vi ringrazio con affetto, tra pochissimo tempo (giorni o ore) cominceranno le memorie di viaggio che troverete pubblicate in questo oggetto immateriale che chiamiamo blog, se vi ho seccati perdonatemi, e comunque ricordatevi che vi voglio bene e che rosa è la vita!

Il Vostro affezionatissimo Marcello Delcampo


p.s.

Intanto com'è mia abitudine vi allego un link musicale, dedicato a chi aspetta, a chi viaggia aspettando, a chi aspetta viaggiando, a chi si aspetta, o non si aspetta, di viaggiare, a Gino Bartali amico dei miei nonni Argentina e Giulio, a loro due, a voi che forse non vi aspettavate questo delirio. La mia finestra è un boccaporto di mare e rosa è la vita!

http://www.youtube.com/watch?v=rLvy1FFOJZ8



7 commenti:

  1. ciaoooooo, spero di essermi registrata e spero che tu riesca a leggere questo commento (io e la tecnologia siamo ancora un pò ... lontani dal comprenderci)
    Ma allora lo hai fatto ... sei partito, ok iniziamo dall'india quindi ... cercherò, per quanto mi e' possibile, di seguirti...
    a presto.
    Paola

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  2. Buon viaggio, Marcello, lungo la via della seta.
    La vita ti sia rosa (la vita È rosa, hai scritto) e così ti siano favorevoli i venti in questa nuova avventura.

    E allora, mi metto qui, seduto vicino a Paola, in attesa di leggere ancora tue nuove.

    Salutami il Runciter, mi è tanto caro!

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  3. a proposito di Runciter...
    forse queste parole gli saranno familiari:

    « Io sono Ubik. Prima che l'universo fosse, io ero. Ho creato i soli. Ho creato i mondi. Ho creato le forme di vita e i luoghi che esse abitano; io le muovo nel luogo che più mi aggrada. Vanno dove dico io, fanno ciò che io comando. Io sono il verbo e il mio nome non è mai pronunciato, il nome che nessuno conosce. Mi chiamo Ubik, ma non è il mio nome. Io sono e sarò in eterno »

    (Philip Dick, Ubik)

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  4. Caro Carlo P. tu sì che sei un illuminato, sei già molto avanti, anzi mi precedi, a questo punto ci vuole un bello spray....sono felice che tu segua questo strano delirio viaggiante!
    p.s. saluti anche dal nostro Runciter che mi rassicura, dice che lui è vivo ma anche noi siamo tutti vivi! grazie degli auguri e allora...

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  5. Ciao, Marcello, sono Arianna, la compagna di Carlo, volevo farti i miei complimenti per l'incipit che hai scelto per cominciare il tuo viaggio!!! Ma soprattutto per la scelta di cominciare il tuo viaggio dall'India, un paese a me carissimo...quindi, se non ti dispiace, mi piacerebbe seguirti durante il tuo vagabondare!!

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  6. Grazie Arianna, sei davvero gentile, so che sei bravissima e sono contento che tu abbia apprezzato l'incipit per il quale forse Melville mi starà maledicendo dall'aldilà, se ami l'India abbiamo una passione in comune ma magari ne parleremo, grazie della tua attenzione che apprezzo davvero molto e sono felice che tu segua la mia bizzarra pazzia, alla prossima visita...

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